PARLIAMO DI...


07/12/17

L'INTERVISTA - Peppe Fonzo ed il "Magnifico Visbaal": cuore antico ed entusiasmo rinnovato, fra rassegna teatrale, laboratori scenici, danza orientale e corsi di yoga

di Maria Ricca

BENEVENTO - Una splendida realtà finalmente ritrovata. E' quella del "Magnifico Visbaal", che in queste sere di fine autunno, inizio inverno, ha ripreso contatto con il proprio pubblico beneventano (legame pur conservato con altre modalità, in questi ultimi due anni, nonostante lo stop forzato), dopo  aver perso la sede di via Ponticelli, attrezzeria e strumenti di lavoro in generale, a causa dell'alluvione dell'ottobre 2015. Nella sede di via Fimbro al Triggio ogni volta c'è il tutto esaurito, per le proposte in cartellone di "Magnifico Teatro", che quest'anno si arricchiscono di cabaret, con la scelta di "GIOvediamoci", la rassegna nella rassegna, curata dall'attore Giovanni Perfetto. Questa sera in programma l'ultimo appuntamento con l'ironia e, per l'occasione, con Nando Varriale. "Magnifico Teatro", invece, torna il 15 e 16 dicembre prossimo, con "Chiromantica", di Teatro Civico 14. 
Ne parliamo con Peppe Fonzo, direttore artistico del "Magnifico Visbaal", attore e regista. 
- Cuore antico, ma immagine ed entusiasmo rinnovati. Avete il pienone tutte le volte e siete circondati da affetto ed entusiasmo...
Avete aperto a scelte diverse. Il cabaret piace, incontra il gusto del pubblico...E' forma d'arte diversa e lontana dalla vostra primigenia idea artistica, indubbiamente. L'averla accolta nella rassegna ed aver visto quanto piace equivale ad una rivalutazione di questo genere da parte vostra?
"Cuore antico mi spiazza, ma se intendi  che, in quanto teatranti siamo legati a quel rito arcaico che è “fare” teatro, allora sì, il nostro è un cuore antico. L’entusiasmo è quello di sempre! L’immagine, invece è diversa,  per fortuna  siamo messi decisamente meglio di prima, con la nuova sala possiamo puntare più in alto. 
Ma veniamo al dunque: la rassegna "Magnifico Teatro 2017/18" è molto bella, ricca di proposte, varie, diversificate e di un certo livello, questo il pubblico lo percepisce, dimostrandolo attraverso le presenze.  Riprova che il teatro di un certo tipo fa bene, è piacevole e soprattutto non è un mostro da cui scappare. Esistono mille sfaccettature, noi cerchiamo di essere attenti nelle scelte e fin ora stiamo andando bene. Siamo orgogliosi dell’affetto mostrato, siamo gonfi di gioia per questo nuovo avvio così confortevole. Dopo quello che abbiamo passato poi…
Il discorso del cabaret…  Sinceramente era da tanto che pensavo di esplorare questa strada, io in primis ho desiderio di ridere con gusto! Ho corteggiato per molto tempo Giovanni Perfetto, il fantastico direttore artistico di "Giovediamoci", (nome che “aborro”, ma che oramai è diventano il nostro tormentone).  Giovanni ha portato al "Magnifico" spettacoli degni di applausi e ricchi di vita. Oggi posso dire che, grazie alla sua sensibilità e alla sua passione, ho scoperto  un genere che fino a poco tempo fa snobbavo, per colpa dei miei pregiudizi, che tra l’altro restavano tutti in superficie.  Ho conosciuto invece un mondo fatto di lavoro, umiltà, dedizione. Non siamo diversi."
-Interessante e partecipato l’appuntamento con le letture, curato dalla collega giornalista Elide Apice. E’ stato un’eccezione oppure avrà un seguito, diventerà incontro abituale e sistematico?
"Il gruppo di lettura è itinerante, sceglie luoghi diversi per portare la lettura in giro per questa città ormai assopita. La formula mi piace molto, anche questa è  una realtà  sommersa come tante, fatta di gente che ha passione, sensibile, che ha voglia di stare bene, ma soprattutto divertita. Ho assistito al primo incontro in disparte e devo dire che l’atmosfera era davvero godibile. Elide poi è un portento di donna. Il "Magnifico" è a loro disposizione (come chiunque necessiti di un luogo per portare avanti qualsiasi progetto a noi affine), abbiamo comunque parlato di una serie di incontri che si ripeteranno nel tempo."
- Progetti in corso, anticipazioni?
"Siamo in ballo per un gran bel lavoro da fare prossimamente, che se va in porto ci riempirà di orgoglio.  Poi, dopo due anni di fermo coatto, ritorna in questi giorni il laboratorio teatrale permanente, linfa vitale per il nostro studio… . Attualmente nella nostra sede ha luogo il corso di danza orientale tenuto dalla Maestra Vladia Villani , anche questa una realtà che esiste da dieci anni nel sottobosco della città. Abbiamo anche il corso di yoga tenuto da Alessandro Morante.
 Approfitto per invitare chiunque abbia voglia o desiderio di  confrontarsi innanzitutto con un’esperienza di vita, immediatamente dopo con un percorso artistico e la creazione di un progetto di scena. Inoltre stiamo lavorando sulla riscrittura di “Sorores Animae”, che debutterà a febbraio nella nostra stagione.
Poi credo che dovremo preparare una replica straordinaria di "Fuje Filumena", perché  molte persone che non l’hanno visto vogliono vederlo e c’è anche qualcuno che lo vuole rivedere…." 
- Proposte vostre per la politica culturale in città?
Il nostro  lavoro. La nostra presenza è già una proposta. Se un giorno la politica si accorgerà di noi, ma la vedo difficile, allora saremo lieti di interagire. Condizioni permettendo.