PARLIAMO DI...


01/09/17

BN CITTA' SPETTACOLO 2017, in chiusura - "Cena in bianco" partecipatissima: fra dibattiti e polemiche, vince la voglia di "esserci"




di Maria Ricca

Che sia stata curiosità o la semplice voglia di ritrovarsi intorno ad un insolito “desco”, in una splendida serata di fine estate,  per dire “c’ero anch’io”, con tanto di “selfie” ad uso “social”, è innegabile sottolineare che di grande successo popolare si sia trattato. “Città Spettacolo” - “A Sud di nessun Nord”, chiusa ieri dall’ affollatissima “unconventional white dinner”, ha animato sei serate più una, incontrando l’attenzione della città, nel bene e nel male, ma intercettando, questo è certo,  la voglia di divertirsi di fine estate, comune a tutti.
Al di là degli artisti coinvolti, della bontà delle proposte, alcune peraltro davvero interessanti, si pensi, ad esempio, a  “Lampedusa”, con Sergio Troiano, ad “Esperanto” di Michele Cosentini, all'evento dedicato a Pertini, passando per la “Callas” di Debora Caprioglio e per il concerto di Fabrizio Moro, fino ai dibattiti con Monsignor Paglia, il giudice Melita Cavallo, e lo scrittore Maurizio De Giovanni, e agli interventi degli artisti del territorio, Donatella Loffredo, Maura Minicozzi, il Laboratorio Ademas, Saveria Cotroneo, che hanno data squisita prova di sé, su tutto ha vinto la partecipazione, la voglia di esserci comunque,  a cui, consapevolmente, diciamolo, nessuno ha voluto sottrarsi.
E così si può sorridere dell’idea di riportare in città la “Cena in Bianco”, ma non si può ignorare l’entusiasmo che ha coinvolto nella serata di giovedì interi gruppi familiari , tutt’altro che “noti”, che hanno davvero messo a disposizione l’abilità culinaria delle signore, accanto a quella dei ristoratori cittadini che, in misura variabile, hanno potuto,  soprattutto al centro del Corso,  espletare il proprio compito, dalla preparazione di una cena completa al "supporto" parziale, a base di antipasti e sfizi. Poi, certo, è stata kermesse per i “noti”, ma anche momento di scambio piacevole per chi noto non è, e che ha voluto fortemente intervenire. Passeggiando fra i tavoli (1800 le prenotazioni per i posti a sedere!), infatti,  si è ben compreso che, al di là delle critiche, il desiderio di partecipare alla festa ha coinvolto tutti, e ciascuno secondo le proprie opportunità di spesa. Tantissimi coloro che hanno scelto di esserci comunque, seduti ai tavoli dei bar e dei localini limitrofi all'aperto.
I media nazionali nel corso della giornata conclusiva della manifestazione, hanno puntato l’accento sulla valorizzazione della città e delle sue storiche vestigia, una su tutte l’obelisco egizio, illuminato grazie alla sponsorizzazione di Della Valle e alle luci dell’art designer Fabrizio Cannata. E, comunque,  non è poco e  non è facile, conquistare uno spazio nei Tg, a ridosso della Mostra del Cinema di Venezia, con Matt Damon in passerella, aspettando Redford e la Fonda.

Luci ed ombre, dunque, in questa rassegna (e chi lo nega!), tanto per restare in tema (il cartellone teatrale va assolutamente rimpinguato ed aperto alle sperimentazioni, ad esempio), in cui, però, si è provato,bene o male, ad intercettare i gusti di ciascun pubblico. 
Del resto tutto è perfettibile, con confronto libero, sereno e consapevole.